Il corpo della madre, il suo interno costituisce per l'infans una prima forma di fantasmatizzazione del rapporto tra interno/esterno. In questo senso il fantasma è una formazione anfibia poichè nasce dall'interfaccia tra corpo e psiche: il corpo sensoriale del bambino e il corpo parlante della madre. Le fantasie relative alle somiglianze non sono caratteriali bensì d'immagine, che tanta parte hanno nella dinamica del desiderio e non da ultimo dell'arte.
M. Fraire, "Una madre non è mai tutta", 2013.